Black Mirror colpisce gli ad blocker
Ecco il segreto della campagna digital di Netflix!
La tecnologia è senza dubbio fantastica, ma spesso le persone riescono a trovare i modi peggiori per utilizzarla. E questo è ben evidente a tutti coloro che hanno avuto modo di guardare “Black Mirror”. Celebre serie di Netflix incentrata proprio sugli effetti collaterali dell’utilizzo estremo delle nuove tecnologie.
Ed è basandosi su questa estremizzazione tecnologica che Netflix ha pensato ad un modo originale per promuovere la nuova stagione della sopracitata serie. Una campagna digitale in grado di andare a colpire gli ad blocker, ossia proprio coloro che solitamente si servono di tool per bloccare il contenuto pubblicitario delle pagine Web.
Grazie a questa singolare campagna, quando una persona con ad block installato visita, ad esempio, The Next Web (uno degli specifici publisher che hanno aderito a questa campagna), anziché non vedere alcuna pubblicità, come si aspetterebbe, visualizzerà un’immagine contenente un messaggio d’allarme: “Ciao utente ad blocker. Tu non puoi vedere la pubblicità. Ma la pubblicità può vedere te”.
Un modo per dire che la tecnologia ha comunque il sopravvento, un messaggio senza fronzoli che fa sapere all’utente che in realtà non è possibile bloccare l’adv neanche con l’ad block attivo sul proprio browser. Messaggio dunque decisamente in linea con la satira nera della famosa serie di Netflix, dove la tecnologia prende sempre il sopravvento sull’essere umano.
Se invece a visitare la medesima pagina Web fosse un utente senza ad block, vedrà comparire un “normale” banner display che promuove sempre “Black Mirror” ma con un messaggio differente.
Entrambe le pubblicità, al click, porteranno le due tipologie di visitatori (ad blockers e utenti normali) sul medesimo sito di Netflix, dove potranno immediatamente gustarsi la nuova serie di Black Mirror in streaming.
Ma come fa un sito a riconoscere gli utenti che utilizzano l’ad block?
Il concetto, seppur tecnico, è decisamente semplice: la maggioranza degli ad blocker setta la variabile JavaScript su “window.noBlocker”. Questa è la discriminante che permette al sito Web del publisher di riconoscere un ad blocker e quindi di erogare un banner piuttosto che l’altro. Cambiamento impercettibile per l’utente, in quanto ciò accade davvero in pochi millisecondi, dunque in un tempo così rapido che l’utente non è realmente in grado di accorgersi del cambio di creatività.
Campagna forse un po’ intrusiva ma che, grazie a questo guizzo creativo, è in grado di destare l’attenzione di un pubblico molto smaliziato e altresì decisamente poco raggiungibile. Probabilmente il target più interessato ad una serie televisiva di questo genere.
E voi che ne pensate?
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